I miracoli di Gesù

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Il cattivo Alessandro perde la vista e il vecchio Eli la riconquista (574.10)

L'uomo che ha in mano una scure, la lancia verso Gesù che si china rapido. La scure fa un arco sopra il suo capo e va a percuotere un giovane leccio che viene spezzato di netto e che cade con gran fruscio di fogliame e frullo di uccelli spaventati.
I tre, nascosti poco lontano, balzano fuori urlando, paurosi che anche Gesù sia stato colpito, e colui che non vede grida: " Oh! vedere se Egli è realmente senza ferita! Per questo solo la vista, o Dio Eterno!" E sordo a tutte le assicurazioni altrui si avanza brancolando perchè ha perso il bastone e vuole toccare Gesù per sentire se non sanguina in alcun posto del corpo, e geme: "Un raggio di luce chiara, e poi le tenebre. Ma vedere, vedere, senza questo velo che appena mi concede di indovinare gli ostacoli..."
"Non ho nulla, padre, sentimi" dice Gesù toccandolo e facendosi toccare.
Intanto gli altri due hanno parole dure per il violento e gli rinfacciano colpe e menzogne, ed egli, privo della sua scure, trae fuori il coltello e si avventa per colpire, bestemmiando Dio, schernendo il cieco, minacciando gli altri, veramente simile ad una belva infuriata. Ma barcolla, si arresta, lascia cadere il pugnale, si strofina gli occhi, li apre, li chiude, poi ha un urlo tremendo: "Non ci vedo più! Aiuto! I miei occhi... Le tenebre... Chi mi salva?"
Gridano anche gli altri. Di stupore. E anche lo irridono dicendo: "Dio ti ha ascoltato."
Infatti fra le sue bestemmie erano queste: "Che Dio mi acciechi se mento e se ho peccato. E che io mi acciechi piuttosto di adorare un pazzo nazareno! Riguardo a voi farò le vendette e spezzerò Beniamino come quella pianta..."
E lo irridono anche dicendo: "Or fa le vendette..."
"Non siate come lui. Non odiate." consiglia Gesù, e carezza il vecchione che non si preoccupa di nulla che non sia la incolumità di Gesù e per rassicurarlo dice: "Alza il volto! Guarda!"
Il miracolo si compie. Come là, al violento, le tenebre; così qui, al giusto, la luce. Ed è un grido, diverso, beato, che si alza sotto le piante robuste: "Io vedo! I miei occhi! La luce! Te benedetto!" e il vecchio fissa Gesù con occhi ben lucenti di nuova vita e poi si prostra a baciarne i piedi.